Pescara

R.E.M. VERSO I NUOVI ORIZZONTI CREATIVI

La mia mostra personale a Pescara si svolge dal 22 Ottobre al 22 Novembre 2015 presso la galleria Rinascenza Contemporanea a cura di dott. Andrea Domenico Taricco.

Uno degli aspetti più interessanti del passaggio dalla dimensione cosciente a quella incosciente è caratterizzata dal contrasto Veglia/Sonno applicabile a qualsiasi forma vivente. E’ costitutiva poiché definisce un livello di rigenerazione energetica atta ad un ripristino delle funzioni mentali, psichiche e spirituali mediante la perdita momentanea della coscienza intesa come fulcro portante della volontà. A livello cerebrale l’aspetto strutturale del sonno appare come un complesso meccanismo organizzato in diversi stadi articolati in una progressione sequenziale mediante i quali il soggetto affonda gradualmente nelle regioni inesplorate del proprio Es. Nel sonno aumentano le barriere percettive tra il mondo cosciente ed il mondo esterno così come l’aspetto sensoriale vigila in maniera categorica tale limite difensivo. Barriere vegetative che mantengono intatta una funzione basilare per l’equilibrio esistenziale e delle funzioni regolatrici. Le diverse fasi possono essere così sintetizzate: dapprima c’è lo stato di veglia in cui il soggetto è rilassato con gli occhi chiusi. Nel primo stadio l’attività cerebrale rallenta, nel secondo invece entriamo nella fase del sonno leggero in cui abbiamo brevi esplosioni cerebrali. Nel terzo stadio detto sonno profondo entriamo nelle dimensioni nascoste sino al sonno profondo effettivo dove ci rigeneriamo e l’attività cerebrale rallenta progressivamente. Lo stadio REM è caratterizzato da movimenti oculari rapidi ed avviene mediante la paralisi momentanea dei muscoli perché qui si originano i sogni. E’ il momento in cui il cervello consuma glucosio e ossigeno quasi come se il cervello fosse sveglio e svolge attività intellettuale. Risale al 1953 lo studio di Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman che distinsero la fase REM ovvero dei movimenti oculari rapidi alternata alla fase non REM determinata dai primi quattro stadi in percorsi progressivi determinati dal grado di profondità raggiunta.

Queste le premesse della mostra personale di Vanda Caminiti che Rinascenza Contemporanea ha il piacere di presentare sino al 22 novembre. Laureata in Scienze Umane e Storia ed in Giurisprudenza ha svolto diverse attività come Dirigente amministrativo presso il Comune di Roma, sottraendo gran parte del tempo alla pittura. Ma non ha mai abbandonato il suo sogno: ha vinto il Premio Internazionale “Maggio romano”. E’ stata nominata Accademico Emerito presso l'Accademia ”Roma città eterna” Ha realizzato una personale presso la Ciso cultura in Via S. Girolamo della Carità 64, Roma. Una successiva Personale è stata allestita presso la Galleria d'arte S. Marco in Via del Babuino 61, Roma. Ha partecipato ad un'altra collettiva presso la Domus Talenti in Via delle Quattro Fontane, sempre a Roma. Attività minori sono state realizzate in altre collettive e concorsi anche on-line.

E’ stata scelta per questa personale proprio per questa alternanza stilistica tra il mondo reale e quello dei sogni. Incarnando i processi evolutivi di un percorso che la porta sempre più nelle profondità recondite dello spirito. Pensando ad opere come Le amicizie pericolose ad esempio od a L’harem, ci riconnettiamo a quello che abbiamo definito stato di veglia in cui il soggetto è rilassato con gli occhi chiusi. Ecco allora muoversi immagini che riportano al trascorso od all’auto- identificazione nel rispecchiarsi dormienti.

Seguendo questo filone narrativo proseguiamo nel primo stadio in cui l’attività cerebrale rallenta ed ecco proiettarsi immagini statiche come la Ballerina o La zingara in cui il senso della posa e della fissità dello sguardo definiscono una discesa ulteriore nelle zone recondite della coscienza. Il secondo stadio del sonno leggero lo ritroviamo in Estate cui la fissità precedente proietta la mistica e lo sganciamento parziale dall’universo concreto per affondare in quello ideale.

Entriamo così nel terzo stadio detto di sonno profondo in cui avviene lo sganciamento dai ricordi e dalle esperienze dirette. In questa sorta di vuoto primigenio i sensi si ricaricano di potenza. Tempesta iconizza questo passaggio, questo varco transitorio tra un mondo e l’altro.

Nel quarto stadio ossia nel sonno profondo effettivo ci riporta a Tattoo così come alla sensualità mistificante de La rossa in cui siamo pronti oramai per il viaggio definitivo nella sfera del sogno. Il sogno come Serata al mare caliamo progressivamente nel calderone inconscio delle sensazioni in cui tutti gli elementi logici che negli stadi precedenti perdevano progressivamente il loro contatto con la realtà o le coerenze dettate dalla logica, ora si amalgamano in frammenti ideali di immagini svuotate del loro significato. Siamo nella fare REM. Nel luogo non-luogo dei pensieri svuotati.

In questa zona senza ritorno i dettami inconsci del Super – Io vengono obliati e l’Es, il nucleo divino dell’essere puro ragiona per costrutti serviti ancora da una memoria vegetativa connotata da micro-esplosioni sinaptiche di pensieri remoti. In altre parole un ricordo viene inteso attraverso la sensazione che quel ricordo ha suscitato e questo prende forma in immagine. Questa però si connota ad un’altra derivante da contesti attigui che genereranno impressioni improvvise. Da qui si origineranno nuove immagini e linee di pensiero involontarie.

L’universo dei sogni vive ancora a metà tra l’aspetto cosciente perché influenzato da suoni, odori, luci provenienti dal mondo esteriore e la dimensione animistica dell’universo interiore. Forse è il luogo in cui entriamo a contatto con l’elaborazione diretta delle nostre emozioni, dunque nello stato puro dello spirito che muta a seconda delle stagioni dell’anima individuale.

Vanda Caminiti percorre queste lande inesplorate. Affonda le proprie dinamiche creative in questi labirinti dell’essere pensante in cui l’immagine composita si spoglia delle costanti logiche che l’hanno determinata ed arriva la nucleo essenziale dell’Es il quale genera stati involontari della coscienza per poi essere riassorbiti dalla ratio e tornare in superficie in costrutti razionali. Il sogno è l’appagamento di un desiderio che finalmente trova nel mondo la propria manifestazione.

                                                                              Critico d'Arte  dott. Andrea Domenico Taricco

Le mie opere in esposizione:

La zingara

Serata al mare

Estate

Tempesta

Le amicizie pericolose

L'harem

Ballerina

Il sogno

La rossa

Tattoo